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THE GLORY OF BEING A WOMAN
SELF-PORTRAITS

In this photographic project camera is used as an instrument to document some moments of a violent dance,
which is represented as a kind of fight, between a woman, her alter-ego, a chador and a back brace. All the expressive power of black and white is visible in this iconic shots.
Her artistic production aims at being a propulsive power to help and change
society. The use of black and white photography do not follow a specific trend of the moment and, like the rest of her aesthetic practice, they are the symbols of a dualism in which grey is not conceptually developed, and light and shade start and finish one into the other.

In questo progetto fotografico la macchina fotografica viene utilizzata come strumento per documentare alcuni momenti di una danza violenta, che viene rappresentato come una sorta di lotta, tra una donna, il suo alter ego, un chador e un tutore per la schiena. Tutta la forza espressiva del bianco e nero è visibile in questi iconici scatti. La sua produzione artistica mira ad essere una forza propulsiva per aiutare e cambiare società. L'uso della fotografia in bianco e nero non segue una precisa tendenza del momento e, come il resto della sua pratica estetica, sono i simboli di un dualismo in cui il grigio non è sviluppato concettualmente, e luci e ombre iniziano e finiscono uno in l'altro.

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